L’annosa questione del gioco delle sedie in Calabria
Sembrava la mia controfigura, dottore; io non so in quel momento che cosa mi sia successo! io stesso non connettevo, dottore. Io stavo cercando di capire con un medico se ho avuto un malore o avuto qualche altra cosa e a quel medico gliel’ho detto, dottore, “il piano anti Covid l’ho fatto io! l’ho scritto di pugno mio!”. Sembravo Bonaparte a cavallo quando glel’ho detto e c'avevo una voce stentorea da far tremare gli artiglieri nemici, ma quello mica mi ascoltava. Mi ha tirato giù la mascherina, che diceva che tanto non serviva a un fico secco, e mi ha detto delle cose in inglese stretto che sto cercando ancora di capire. E, dottore, sa che ha fatto? mi ha baciato in bocca. Si, dottore, proprio in bocca! E come gridava! diceva che dovevo baciarlo per quindici minuti, che era una cosa positiva e che anzi venti sarebbe stato pure meglio, e neanche un minuto di meno. E allora sono scappato dottore. Mentre quello mi gridava dietro con una voce brutta e strana che mi avrebbe fatto recapitare un pacchetto con le sue goccioline di saliva, io correvo e mi sentivo delegittimato. Poi nel corridoio mi si è parato davanti un uomo strano, tutto verde che cercava di convincermi ad andare a fare il missionario in Africa, passando per il suo corpo. Chi era quell’uomo? non lo so, dottore, davvero con lo so; io ero troppo spaventato per capire bene, ancora non connettevo. Forse era il segretario del medico, ma a me sembrava proprio un cacciatore.
Comunque in Africa, dottore, io non ci vado, e per il corpo di quell’uomo non ci passo né per via mediatica né per via istituzionale! il mio sogno è Catanzaro, solo che mia moglie non vuole. Lo vede, dottore, come anche la mia famiglia mi ha disconosciuto?
E io che faccio? Io indago, dottore; indago e mi faccio dei contatti e intanto aspetto una proposta formale.
(P.s. ho provato a raccogliere in un unico monologo tutti gli episodi della soap "Dimenticare Catanzaro").
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